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I Progetti Pilota per la creazione della “Via italiana alla mobilità connessa”

Nei due precedenti articoli “Casi esemplari per lo sviluppo della “Via italiana alla mobilità connessa”: città e creazione di ecosistemi connessi urbani” e “Esempi di sviluppo dei nuovi modelli di mobilità” sono stati presentati alcuni casi esemplari di mobilità del futuro con applicazioni di mobilità connessa sviluppate all’interno di centri urbani.

In questo articolo viene presentato l’approccio proposto da OCTO e The European House – Ambrosetti volto alla costruzione di un ecosistema connesso e interoperabile della mobilità a livello italiano. In questo senso, secondo la visione di OCTO e The European House – Ambrosetti, sarà fondamentale lanciare una serie di Progetti Pilota di dimensioni contenute ma ad alto potenziale con l’obiettivo di testare le tecnologie, i modelli di relazione tra gli attori coinvolti e, infine, coinvolgere in misura crescente anche gli utilizzatori dei sistemi di mobilità. Dalla combinazione dei singoli progetti pilota sarà possibile dare vita alla “Via italiana alla mobilità connessa” che andrà a promuovere il raggiungimento della Vision Zero.

Rispetto all’ecosistema della mobilità, OCTO e The European House – Ambrosetti auspicano la creazione di un modello ecosistemico che, attraverso l’interoperabilità e l’apertura, abiliti la collaborazione tra diversi attori secondo logiche di co-opetizione e co-creazione di servizi federati end-to-end. Ciò permetterà la messa a sistema, secondo logiche open, di innovazioni abilitate dai dati verso la creazione di nuovi modelli di servizio o miglioramenti dell’esperienza cliente.

Vale la pena sottolineare come, lo sviluppo di un ecosistema basato su interoperabilità, sovranità e portabilità dei dati sia in linea con quanto previsto nella strategia della Commissione Europea in materia di Data Economy[1].

In particolare, si ritiene fondamentale sviluppare una serie di singole iniziative di successo che siano rapidamente implementabili, capaci di generare risultati concreti e tali da aumentare la fiducia degli utenti nelle nuove soluzioni di mobilità. Per questa ragione, i gruppi di lavoro di OCTO e The European House – Ambrosetti si sono impegnati nell’identificare una serie di progetti pilota implementabili nell’arco di circa sei mesi e tali da coinvolgere un numero ristretto di stakeholder per ciascuna iniziativa.

L’obiettivo della fase iniziale di sperimentazione è, infatti, di validare le logiche di funzionamento e i meccanismi di interazione tra i vari attori coinvolti e di applicare nuove tecnologie al settore della mobilità. Tali progetti avranno anche una funzione dimostrativa dei benefici e delle opportunità perseguibili attraverso la valorizzazione delle potenzialità della mobilità connessa.

I progetti pilota dovranno costituire gli anelli di una catena; infatti, una volta raggiunti i quick win, sarà possibile combinare i diversi progetti pilota per generare un primo ecosistema della mobilità connessa. In tal senso, singoli progetti pilota rappresenteranno il punto di partenza per la creazione della “Via italiana alla mobilità connessa”, sia per l’adozione di nuove tecnologie, sia la sperimentazione di nuove forme di co-creazione e collaborazione incentrate sullo scambio di dati.

I progetti pilota individuati da OCTO e The European House – Ambrosetti vertono su applicazioni pratiche di veloce implementazione per la soluzione di problematiche cogenti per operatori privati e pubbliche amministrazioni. Attraverso questi progetti, OCTO e The European House – Ambrosetti, insieme con altri attori del settore della mobilità, intendono dare un concreto contributo all’avvio della “Via italiana alla mobilità connessa”, posizionandosi come soggetti abilitanti al centro dello sviluppo di un modello ecosistemico.

Considerando le leve strategiche già presentate nell’articolo “Il nuovo paradigma della mobilità: un modello di sviluppo e alcuni elementi alla base dei progetti pilot” – Costruire trasparenza e fiducia, Costruire la co-opetizione e valore per i clienti, Creare valore condiviso, Creare innovazione – e i principi alla base della visione di OCTO e The European House – Ambrosetti, ossia trasparenza, interoperabilità e standardizzazione, il gruppo di lavoro ha individuato gli attori chiave da coinvolgere nello sviluppo di progetti pilota.

Nello specifico, OCTO e The European House – Ambrosetti hanno identificato otto classi di attori da coinvolgere nello sviluppo dei progetti pilota: amministrazioni cittadine, operatori trasporto pubblico urbano ed extraurbano, operatori di vehicle sharing, shortterm e long-term renting, assicurazioni, utility e fornitori di servizi energetici, fornitori di servizi di maintainance e cardealer.

Rispetto a questi stakeholder sono stati identificati sei macro-temi progettuali incentrati su necessità cogenti di questi ultimi così come emersi nel corso dei tavoli di lavoro:

  • Pianificazione urbana – utilizzare i dati e i veicoli connessi per monitorare in tempo reale il traffico nelle città e gestire la viabilità sulla base dei flussi in ingresso e in uscita.
  • Sicurezza – sfruttare le tecnologie abilitanti dei veicoli connessi per aumentare la sicurezza sulle strade e ridurre il numero di incidenti.
  • Monitoraggio dell’efficienza della flotta – valutare l’efficienza di ciascun mezzo della flotta per ottimizzare i programmi di manutenzione e individuare eventuali problemi del veicolo.
  • Modelli di pricing – sfruttare i dati raccolti dai mezzi per definire nuovi modelli di pricing volti a premiare un utilizzo green del mezzo.
  • Monitoraggio delle emissioni – raccogliere i dati dal mezzo per capire l’effettivo livello di emissioni e definire di conseguenza meccanismi premianti o penalizzanti.
  • Modelli MaaS – creare dei nuovi modelli di mobilità connessa e smart che migliorino la vivibilità delle città e riducano, al contempo, l’inquinamento degli spazi urbani.

Complessivamente, OCTO e The European House – Ambrosetti hanno identificato oltre 35 progetti pilota di cui 14 considerati come prioritari, ossia implementabili nel breve periodo (circa 6 mesi), definiti “quick win”.

Questi progetti sono da considerarsi una proposta concreta per avviare la «Via italiana alla mobilità connessa» attraverso azioni capaci di generare già nel breve periodo ritorni per le aziende e la collettività perseguendo la Vision Zero.

I progetti pilota sono considerati da OCTO e The European House – Ambrosetti come prioritari, ovvero sviluppabili nell’arco di sei mesi. Questa scelta è legata alla necessità di ottenere dei quick win, volti a dimostrare l’efficacia e le potenzialità delle soluzioni di Connected Mobility proposte.

Sono state, inoltre, identificate le cinque fasi operative necessarie per la concretizzazione dei progetti:

  • Fase 0, Attivazione del Pilota – in questa fase sarà individuato e ingaggiato il partner di progetto, sarà definita la proposta progettuale, sarà presentata la struttura avanzata del progetto Pilot e, infine, sarà sottoscritto l’accordo di collaborazione.
  • Fase 1, Fase di Analisi – questa fase è dedicata alla definizione degli aspetti di dettaglio dei Pilot progettuali e alla costruzione degli use case. In particolare, saranno definiti il perimetro del progetto, i KPI di misurazione dei risultati, i milestone progettuali, le possibilità di generalizzazione del Pilot. Infine, sarà individuata anche una strategia di comunicazione volta a diffondere i risultati del progetto pilota.
  • Fase 2, Configurazione del Pilot – prima fase operativa del progetto pilota in cui inizierà l’ingaggio e la formazione degli utenti coinvolti nello sviluppo del progetto. Inoltre, in questa fase si prevede di compiere le attività di logistica e provisioning necessarie per raccogliere le componenti hardware. Al reperimento dei materiali seguirà l’installazione degli stessi sui mezzi oggetto del pilota. Infine, vi sarà anche l’attività di creazione delle interfacce digitali.
  • Fase 3, Svolgimento del Pilot – in questa fase saranno attivate le attività di testing che porteranno alla raccolta di dati e alla successiva analisi. I risultati ottenuti saranno strutturati in un report al fine di valutare l’effettiva efficacia e i punti critici / di miglioramento del progetto pilota.
  • Fase 4, Valutazione scalabilità del Pilot – fase consuntiva del progetto pilota in cui si valuteranno le opportunità per scalare i benefici del Pilot. In questa fase avverrà anche la valutazione tecnica delle necessità (a livello tecnologico) che dovranno essere introdotte o sviluppare per aumentare la capacità di scaling del progetto. Parimenti saranno valutate le necessità in termini di evoluzione a livello organizzativo che dovranno essere introdotte dagli attori coinvolti. Seguiranno, infine, una valutazione dei benefici in termini economici e la definizione di una roadmap per le fasi successive.

In termini temporali, OCTO e The European House – Ambrosetti intendono far partire le prime fasi di sviluppo dei progetti pilota entro fine settembre 2021. Come detto, i Pilot identificati come prioritari avranno una durata di circa 6 mesi: i primi risultati potranno essere comunicabili a fine marzo / inizio aprile 2022.

In definitiva, si può affermare che lo sviluppo dei Progetti Pilota consentirà a OCTO e The European House – Ambrosetti di dare inizio alla creazione della “Via italiana alla mobilità connessa”. Coinvolgendo in maniera crescente i diversi stakeholder sarà possibile stimolare l’innovazione e lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche che potranno, in futuro, favorire l’individuazione e l’affermazione di nuovi modelli di mobilità.


[1] Si fa riferimento all’European Data Strategy della Commissione Europea, pubblicata il 19 febbraio 2020.

Autori:

Alessandro Viviani : Senior Consultant – Innotech Hub
Corrado Panzeri : Associate Partner – Head of InnoTech Hub
The European House – Ambrosetti

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